Chi più, chi meno siamo tutti compilatori.
Che poi è un altro modo per dire un po' maniaci. Il più grave, forse, era l'uomo che prendeva nota di tutto quello
che faceva. Esempio: si lavava le mani e poi scriveva "mi sono lavato le mani all'ora tale". Le cose presero una
brutta piega quando, già anziano, si rese conto che doveva annotare anche che stava annotando. Esempio: "all'ora tale
sto scrivendo che mi sono lavato le mani all'ora talaltra". Su questa china, come in un gioco di specchi, ogni azione
da trascrivere si dilatò all'infinito. Morì poco tempo dopo, probabilmente affranto. Qualche commentatore osservò che
gli sarebbe servita un'altra vita per ripercorrere tutto quello che aveva fatto, ammesso che avesse fatto qualcosa di
memorabile oltre che annotare.
Non c'è limite a quello che si può compilare. Anni fa Stefano Bartezzaghi propose
ai lettori di "Tuttolibri" di aiutarlo a compilare il calendario attraverso nomi di strade e piazze italiane: fu
sommerso dalle risposte. Di bello, poi, i compilatori hanno che sono praticamente innocui, a eccezione di quelli -
chiedetelo alle major americane - che riempiono cd di musica piratata masterizzando (appunto) compilatìon (che
probabilmente non avranno mai il tempo di riascoltare) di tutto quello che trovano. Le massime espressioni
compilatorie si trovano naturalmente su Internet. Solo in Liguria, per fare un esempio limitato, non si contano i
siti (più volte qui citati) di chi ha recensito in tutti i modi i luoghi di Genova, specialmente strade e piazze.
In fondo la mappa dei misteri del capoluogo pubblicata la settimana scorsa si rifa alla stessa esigenza di
sistematizzazione.
Un esempio molto raffinato di questo esprit de geométrie si trova al sito www.chieracostui.com
realizzato da un insegnante milanese, professore al liceo "Beccaria" di Milano, che tre anni fa cercava un antidoto
all'apatia dei suoi studenti, assolutamente ciechi di fronte ai monumenti più insigni di Milano. La maggior parte dei
ragazzi ignorava a chi fossero dedicati e, addirittura, che esistessero. Il professore organizzò un concorso. Poi,
come si è visto che succede nel mondo compilatorio, la cosa degenerò e quel concorso è diventato un sito che si è
allargato a tutto il territorio italiano. Della Liguria, per ora, c'è soltanto Genova, ma è rappresentata
discretamente. Ne parlano quattro pagine, ciascuna con trenta, elementi salvo l'ultima che ne conta soltanto sedici.
Si va dalla A" di Abba alla "V" di "vittoria". Esempio: Giuseppe Cesare Abba, Cairo Montenotte (Sv) 1838 –
Brescia 1910, categoria: lettere. La scheda comprende foto del monumento e testo dell'iscrizione che si trova alla
base con, fra parentesi, le lettere che il tempo ha fatto cadere e l'incuria dei posteri ha impedito fossero
ricollocate: "A G. CESARE ABBA/SOLDAT(O) E ST(O)RICO/DEI MILLE/VI NOV. MCMXI. L'indicazione è corredata da una mappa
del luogo in cui si trova il monumento e da altri dati storici. Chi crede di sapere potrà provare quanto fosse solida
l'unica certezza di Socrate, assolutamente certo della propria ignoranza. Chi vuole collaborare è naturalmente il
benvenuto e sul sito troverà le modalità opportune. La missione è fotografare e descrivere monumenti, targhe, lapidi
commemorative di persone, enti ed episodi storici che siano pubblicamente visibili, ricompresi però anche androni e
corti. Compilatori liguri, c'è pane per i vostri denti.
giacobbe@ilsecoloxix.it