Prete, fu cappellano dei militari rastrellati dopo l'8 settembre 1943 e imprigionati alle Caserme rosse. Di qui i nazisti lo cacciarono a calci perché sospettavano che l'opera salvatrice di don Salmi non si limitasse all'assistenza religiosa.
(Testo)
IL PRETE DEI LAGER DON GIULIO SALMI ARRIVO' NEL FEBBRAIO 1944 QUI ALLE CASERME ROSSE INCONTRO' DECINE DI MIGLIAIA DI RASTRELLATI GIUNTI SPORCHI LACERI AFFAMATI VIOLENTATI DENTRO DOPO AVER VISTO LE LORO CASE BRUCIARE LE MOGLI I FIGLI UCCISI NEMMENO I VECCHI FURONO SALVATI LA FURIA NAZIFASCISTA DA S.ANNA DI STAZZEMA A MARZABOTTO RISPARMIO' SOLO I LAVORATORI PER SFRUTTARLI FINO ALLO SFINIMENTO E LA MORTE NELLA GERMANIA DI HITLER DOPO LA SELEZIONE CHE AVVENIVA IN QUESTO LUOGO "UNO", "DUE", "TRE": ERANO I NUMERI SCRITTI SUL PETTO DEGLI UOMINI POTEVANO SIGNIFICARE MORTE QUASI SICURA O SPERANZA DI SALVEZZA DON GIULIO ED IL DOTTOR ANTONINO DE BIASE SALVARONO SOTTRAENDOLI ALLA DEPORTAZIONE MIGLIAIA DI UOMINI PER LA LORO OPERA OGGI L'ITALIA E' RICONOSCENTE IL DOTTOR DE BIASE SCOPERTO DAI NAZISTI VENNE DURAMENTE COLPITO, DON GIULIO SUBI' MINACCE E VIOLENZE POI VENNE SCACCIATO NON PRIMA DI AVER PORTATO A TUTTI I PRIGIONIERI IL SUO AMORE E LA VOCE DELLA SPERANZA CRISTIANA DI PACE E DI FRATELLANZA FRA I POPOLI
23 FEBBRAIO 2007
REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI BOLOGNA COMITATO PRO-RASTRELLATI
PROVINCIA DI BOLOGNA QUARTIERE NAVILE COMUNITA' EBRAICA DI BOLOGNA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA - SEZIONE BOLOGNINA COMITATO UNITARIO DEMOCRATICO ANTIFASCISTA DELLA BOLOGNINA E DEL NAVILE