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Nome e Cognome Caduti Resistenza 1943 - 1945
Dove si trova piazza Matteotti - Codigoro, FE
Categoria patria e libertà
Segnalato da Michele Mazzucato
Per saperne di più ...
Ticchioni, nato a Mestre (Ve) il 16/4/1927, era studente e si avvicinò alla lotta partigiana entrando nella 35^ brigata "Rizzieri" con il nome di battaglia "Tredicino"; arrestato in seguito a delazione e torturato per molti giorni, venne fucilato il 14/2/1945; fu insignito di medaglia d'oro al V.M. alla memoria. Renato Scalambra, nato a Jolanda di Savoia (Fe) il 6/1/1914, partigiano della 35^ brigata "Rizzieri", arrestato, fu trovato morto in una vasca della Casa del Fascio di Codigoro il 29/11/1944. Felino Campana, classe 1989, di Porotto (Ferrara), catturato in un rastrellamento, venne torturato per giorni e morì sotto le percosse il 28/12/1944; fu insignito di medaglia di bronzo alla memoria. Erano partigiani della 35^ brigata "Rizzieri" e vennero fucilati a Codigoro il 30/12/1944 Bonaccorsi, nato a Ferrara il 7/8/1907, che tentò il suicidio per sfuggire alle terribili torture cui era stato sottoposto; Previati, nato a Berra (Fe) il 13/2/1896; Castellani, nato a Mesola (Fe) l'11/3/1904; Contrastini, nato a Copparo (Fe) il 3/8/1908; Grandi, nato a Jolanda di Savoia (Fe) il 10/8/1923; questi ultimi due e Castellani erano stati forzatamente arruolati nella Guardia Nazionale Repubblicana e avevano poi disertato per unirsi alle bande partigiane. Checchi era nato a Portomaggiore (Fe) l'1/11/1920 e morì il 4/1/1945. Abbondanti, nato a Codigoro (Fe) il 7/9/1923, studente, militò nella brigata 35^bis "Babini" e cadde in uno scontro armato con la X MAS il 22/4/1945 a Codigoro. L'ultima in elenco è una donna, Olga Fabbri, moglie di Bruno Paolati, nata a Comacchio il 16/11/1914; il 22/4/1945 le truppe Alleate stavano attraversando con zattere il Po di Volano, inseguendo tedeschi e fascisti in ritirata; questi ultimi si aprivano la strada sparando su tutto quello che pensavano fosse un pericolo; avevano fermato Paolati perché aveva in tasca i proiettili di una pistola, visto che aveva appena disarmato un tedesco che si era arreso; la moglie Olga si accorse che lo stavano portando via e supplicò che lo lasciassero libero; il fascista che lo teneva sotto tiro sparò alla donna ferendola alla spalla, un altro restò di guardia, ad impedire che la soccorressero; e così Olga morì dissanguata.
Devo alcune informazioni alla cortesia di Federica Gelli, IAT Pomposa-Pro Loco Codigoro; questo ufficio è molto attento alla valorizzazione del territorio e della sua storia, ed organizza interessanti ed intelligenti percorsi turistici nella zona.
 
     
 
 
(Testo)

IN QUESTO ALBO DI MARMO
STANNO INCISI I NOMI
DI EROI TRUCIDATI
SULLA CONTESA MARCIA DELLA LIBERTÁ
DALL’8 SETTEMBRE 1943 AL 22 APRILE 1945
GLORIA DELLE GENERAZIONI PRESENTI
ESEMPIO DELLE FUTURE
MED.ORO AL V.M.
TICCHIONI LODOVICO
SCALAMBRA RENATO
CAMPANA FELINO
BONACCORSI OTTORINO
PREVIATI ANGELO PALMIRO
CASTELLANI GINIO
CONTRASTINI CIMBRO
GRANDI ROMEO
CHECCHI LIRIO
ABBONDANTI ARNALDO
FABBRI OLGA
DA QUESTA PIETRA
UN TORRENTE DI LUCE SI SPRIGIONA
AMMONISCE I TARDI
RAMPOGNA I VILI E I TRADITORI
RIVENDICA I MORTI
CHE MANTENGONO VIVA E SEMPITERNA LA PATRIA
TESTIMONI GLORIOSI
CHE PUÒ ANCHE ALL’ITALIA
MANCARE IL SENNO E LA FORTUNA
NON IL VALORE DEI SUOI FIGLI
________

FATE CHE NOI
PER LA PATRIA E PER LA LIBERTÁ
NON SIAMO MORTI INVANO
                      14 FEBBRAIO 1947


foto Mazzucato
 
 
     
 
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