Fu nominato vescovo di Modigliana nel 1915, di Faenza nel 1924 e arcivescovo di Ferrara e Comacchio nel 1929, l'anno del Concordato fra Stato e Chiesa. Una sua lettera del 21 aprile 1945 al comando militare Alleato impedì che l'esercito dei liberatori facesse uso di armi pesanti sulla città di Ferrara, da 3 giorni evacuata dalle truppe tedesche. |