Insegnante, partecipò ai moti del 1848; fu arrestato e costretto all'esilio; a Zurigo insegnò Letteratura italiana al Politecnico e iniziò la sua attività di critico. Dopo la spedizione dei Mille tornò nella sua città e si dedicò intensamente agli studi oltre che alla politica (deputato e ministro dell'Istruzione nel 1861). Scrisse per la nuova scuola unitaria la Storia della letteratura italiana, la prima opera organica improntata a principi storicistici che abbracci il panorama delle nostre lettere. La critica militante trova spazio nei Saggi critici. |