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La più grande interprete drammatica italiana fra '800 e '900. Nel 1894 conobbe a Venezia Gabriele D'Annunzio, con cui ebbe un decennale rapporto sentimentale e artistico. Dal 1919 soggiornò frequentemente ad Asolo, dove è sepolta, secondo un suo desiderio. |
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(Testo)
ELEONORA DUSE E ADA NEGRI A SANT'ANNA
QUANDO, AD ASOLO, ELEONORA DUSE SI NASCONDEVA IN SOLITUDINE VENIVA QUASI OGNI GIORNO A SANT'ANNA A PREGARE. UN BANCO PRESSO L'ALTARE, A SINISTRA. LÀ ASCOLTAVA LA MESSA, LÀ PREGÒ E PIANSE. MI PAR DI SCORGERE, A QUEL BANCO, LA FORMA NERA, IN GINOCCHIO, COL VISO FRA LE MANI. C'È ANCORA, CI SARÀ SEMPRE.
SONO MOLT'ANNI CHE DESIDERO SCIOLIERE IL VOTO DI SALIRE DA LEI, QUASSÙ. SON VENUTA CON DUE COMPAGNI. DINANZI ALLA CHIESA DI SANT'ANNA SOSTIAMO. FACCIATA NUDA, POVERA, D'UN GRIGIO SCURO. BASSA, MA SEMBRA PIÙ ALTA, PERCHÈ CAMPEGGIA NEL VUOTO DEL CIELO. POCHI SCALINI, E SI SALE AL SAGRATO. FORSE, QUESTO DI SANT'ANNA È, NELLA SUA PICCOLEZZA E UMILTÀ, IL PIÙ RACCOLTO E SOLENNE CH'IO ABBIA MAI VEDUTO. DUE CIPRESSI, DI DIVERSA ALTEZZA, STANNO DI GUARDIA. LO COPRE PER INTERO, FINO AI MURETTI DI CINTA, VERDISSIMA ERBA.
STRAPPO, DA UN ANGOLO, UN PUGNO, DUE PUGNI D'ERBA: ANCHE LA ZOLLA MI RESTA FRA LE DITA. TORNO ALLA TOMBA DI ELEONORA, DEPONGO SULLA LASTRA I DUE VIVISSIMI CIUFFI MISTI AL TERRICCIO. ERBA DUNQUE, E TERRA CHE I PIEDI DI LEI, STANCHI DI TANTE STRADE MA ANCOR LEGGERI NEL PASSO, SFIORARONO, QUAND'ELLA VENIVA ALLA CHIESETTA A PREGARE: SOLO SICURO RIFUGIO CHE LE FOSSE RIMASTO, VERSO IL TERMINE DELLA VITA COSÍ MISERA NELLA GLORIA |
DA "ERBA SUL SAGRATO" DI ADA NEGRI |
foto EDC
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