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Durante la II Guerra Mondiale ebbe comandi in Grecia e in Russia; nel 1943 era di stanza in Puglia quando le truppe Alleate cominciavano a risalire la penisola per respingere al nord l'esercito tedesco. Mentre il resto dell'esercito italiano si sfasciava o veniva forzatamente riassorbito dalla Repubblica di Salò, il 22 marzo 1944 gli fu affidato il comando del Corpo Italiano di Liberazione (CIL) alle dipendenze dell'VIII armata britannica. Il CIL combatté in Abruzzo e nelle Marche fino ad entrare a Bergamo liberandola il 29/4/1945. |
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(Testo)
IL PRESTIGIOSO COMANDANTE DEL C. I. L. E DELLA LEGNANO COSÌ CHIUDEVA IL SUO SALUTO AI REPARTI CHE AVEVA PORTATO ALLA VITTORIA
"SONO FIERO DI AVERVI COMANDATO: É STATA LA MAGGIOR FORTUNA MORALE, SOPRATTUTTO, DELLA MIA CARRIERA. MI DUOLE SEPARARMI DA VOI, VORREI SEGUIRVI SEMPRE DA VICINO E PALPITERÓ SEMPRE PER I VOSTRI COLORI. D'ALTRONDE CHE IO CI SIA O MI ALLONTANI, NON IMPORTA. VIVA LA LEGNANO CHE IL DESTINO PORTÓ NELLA PUGLIA AI PRIMI DI SETTEMBRE DEL QUARANTATRÉ PERCHÈ RIALZASSE, SOLA, IL VESSILLO DELLA RISCOSSA. A QUESTA 'LEGNANO' CUI EBBI L'ONORE DI APPARTENERE OFFRO, OGGI, IN UMILTÁ DI GREGARIO, IL MIO ATTO DI AMORE E DI GRATITUDINE INFINITA". |
A IMPERITURO RICORDO DI QUESTO IMPAREGGIABILE COMANDANTE E DI TUTTI GLI EROICI CADUTI DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE I COMMILITONI POSERO
2 - 5 - 1976 |
foto EDC
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