"Distintosi fin da giovane con alcune composizioni, fra cui particolarmente apprezzata una
Messa funebre in morte del maestro Coppola, nel 1881 si rivelò col melodramma in tre atti
Nella, rappresentato con successo al Teatro Comunale di Catania; il giornale
Il Plebiscito lo giudicò «un tentativo, ma un tentativo di gigante». Fra le opere successive si annoverano
Sansone (1882),
Fatalità (1890),
Malia (1891) e
Il Falconiere (1899). Frontini fu tra i pochi musicisti, oltre a Giovanni Simone Mayr, ad essersi ispirati alla leggenda di Adelasia e Aleramo; nel medesimo periodo, il poemetto lirico
Medio-Evo gli fece meritare un «bravo» da Massenet" (
Pietro Rizzo).
Nel 1993 il busto è stato rubato e a tutt'oggi non è stato né ritrovato né sostituito; la foto è precedente al furto; nel primo
thumbnail ha dunque diritto a sedersi sul vuoto pilastro un giovanissimo discendente di Frontini, accontentandosi di una magra consolazione.
Francesco Paolo era figlio del maestro
Martino Frontini (Catania 1827-1909), compositore di opere liriche e ballabili, che istituì e diresse per decenni la banda municipale, ricordato da un busto nel cimitero di Catania (vedi ultimo
thumbnail).