Medico pediatra, lavorò al Brefotrofio di Bologna, che trasformò migliorando sensibilmente la vita dei piccoli ospiti, bambini abbandonati o figli di ragazze madri. Dedicatasi in seguito alla libera professione, mantenne aperti due ambulatori gratuiti per i meno abbienti, uno per bambini spastici e uno per aiutare le madri che non avevano nessuna assistenza. Nell'immediato dopoguerra introdusse a Bologna l'uso della penicillina, ricevuta in dono da medici inglesi. Prima donna medico eletta nel Consiglio dell’Ordine dei Medici di Bologna, presiedette per diversi anni l’Associazione Donne Medico di Bologna e poi quella italiana. |