Bracciante e poi operaio, socialista, patì il carcere per la partecipazione a lotte sindacali. Fu presidente della
Cooperativa di consumo del Malcantone, ciò che gli costò una bastonatura dei fascisti nel 1924; nuovamente aggredito nel 1925, venne ucciso da un colpo di pistola. Al processo l'assassino venne assolto "per legittima difesa"!