Amico di
Luigi Settembrini, ne condivise le idee libertarie, l'affiliazione alla Carboneria e un primo arresto, che a lui costò due anni di carcere prima che dal processo uscisse assolto. Aderì poi al moto del 1848, alla cui infelice conclusione dovette riparare in esilio. Dopo l'Unità si ritirò a vita privata nei suoi poderi di S.Severo (Fg).