Militare di carriera, partecipò alla
Repubblica Partenopea del 1799, poi fu nell'armata napoleonica. Al ritorno dei Borboni fu reintegrato nell'esercito. Entrò nella Carboneria e partecipò ai moti del '21; dovette quindi riparare in Francia, per tornare allo scoppio delle rivoluzioni del '48. Guidò una colonna di volontari alla difesa della Repubblica veneta; quando tornarono gli austriaci andò a Torino.
Il suo moribondo ospite, Alessandro Poerio, a Venezia ha anche una sua
personale lapide.