Giurista vissuto nella prima metà del '300; svolse anche attività diplomatica per i Visconti. Scrisse
Commentarii al Digesto. Incerte sono le date di nascita e morte; probabilmente era originario di Rosciate, nella Bergamasca.
Questo è uno dei diciannove medaglioni di giuristi che ornano la facciata del palazzo (vedi primo
thumbnail). Nel tempo ha ospitato la VENERABILE/ARCHICONFRATERNITA/DELLE SACRE STIMATE/DI ROMA (secondo
thumbnail), ma nel primo '500 era la casa dell'avvocato concistoriale Bartolomeo de' Dossi, che si fece ritrarre -sembra- in affreschi di finestre murate (ultimi due
thumbnail). Escludo però che sia stato questo avvocato a fare realizzare i medaglioni, per motivi cronologici: è menzionato da Francesco Albertino in un libro del 1515 sulle antichità romane, ma almeno uno dei personaggi effigiati sui medaglioni è di età sicuramente posteriore:
Giovan Battista De Luca (1614-83). Dunque sarà stato qualche erede di famiglia che ha voluto così onorare l'attività giuridica dell'antenato.