Capitano di complemento, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 rifiutò di arrendersi ai tedeschi che volevano occupare la stazione ferroviaria di Mantova e venne ucciso; per questo gli è stata conferita la medaglia d'argento al V.M. alla memoria con la seguente motivazione: "Offertosi volontario per assumere il comando della difesa della stazione di Mantova avuto sentore che truppe tedesche stavano per tentarne l'occupazione, organizzava, con slancio che lo aveva già distinto in precedenti azioni di guerra, il personale disponibile per fronteggiare l'avversario. Attaccato da forze preponderanti specie per mezzi di fuoco, dando fulgido esempio di eroismo e del più cosciente sprezzo del pericolo, impugnato un moschetto si portava in mezzo ai suoi artiglieri, infiammandoli con il suo coraggio ed il suo ardore ed infondendo loro, con la sua audacia, volontà di resistenza. Circondato e, sebbene sottoposto al fuoco di artiglieria semovente, respingeva sdegnosamente l'offerta di resa, continuando invece calmo e sereno nella lotta fino a quando colpito a morte, cadeva al suo posto di combattimento. Luminoso esempio di amor di Patria e delle virtù guerriere di nostra gente. Mantova, 9 settembre 1943".
Il comune ha poi aggiunto di fianco una targa meglio illustrativa della persona e dell'episodio (vedi thumbnail). |