Questa è una delle poche lapidi trascelte fra le moltissime dei cortili dell'ateneo pavese. Entrano nell'archivio ("visibili al pubblico") perché i cortili sono aperti anche di domenica.
Nell'epigrafe di destra è ricordato
Lanfranco di Pavia (1005-1089) che, uscito dottore di Diritto dall'ateneo della sua città, si trasferì in Francia, dirigendo la scuola monastica di Bec, dove divenne celebre come teologo. Nel 1070 fu nominato arcivescovo di Canterbury, in Inghilterra.