Il 20 ottobre 1943 passava in bicicletta presso il Forte Tiburtino quando i partigiani fecero un assalto per impadronirsi delle armi italiane lì depositate e furono sopraffatti dal presidio tedesco. Venne anche lui fatto prigioniero come attentatore e per anni si pensò che fosse stato ucciso con i nove partigiani catturati. Si è poi scoperto invece che fu arrestato e deportato nel lager di Mauthausen.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. |