Devo le informazioni su questo lontano episodio (15 aprile 1880) ad Umberto Murri, che gentilmente me le ha comunicate: erano fratelli Carlo (55 anni), Vittore (48) e Pietro (45), loro cugini Giovanni (17) e Felice (37); tutti della famiglia Sartirana. Avevano svuotato il pozzo nero della masseria, per recuperare concime da spargere nei campi; dopo lo svuotamento, sul fondo del pozzo avevano scorto delle bocce di legno, lì finite da un vicino campo di gioco; il più giovane, Giovanni, volle recuperarle ed imprudentemente calò una scala a pioli e scese; lo spazio ristretto era ancora invaso da anidride carbonica e metano; immediatamente perse i sensi; gli altri si calarono a turno in soccorso, ma tutti rimasero asfissiati e morirono miseramente. |