Mauro Aurilia era un suo amico e mi fornisce notizie su questa altruistica morte: Marolo si tuffò per soccorrere una ragazza in difficoltà durante una mareggiata; la salvò ma la furia delle onde gli fece battere il capo contro uno scoglio; svenne ed annegò sotto gli occhi degli amici che nulla poterono fare per lui. Per coincidenza anche Fabrizio Falzoi mi invia in contemporanea un ricordo di Marolo, che aveva conosciuto quando frequentavano la stessa scuola. Aggiunge che rimase sbalordito leggendo sul Secolo XIX che la ragazza si era dileguata dopo l'accaduto.
Fa piacere vedere che le amicizie danno ulteriore vita alle fredde lapidi. |