Viterbese di una famiglia originaria di Sutri , laureato artium et medicinae doctor a Padova nel 1562, fu amante della cultura classica.
La casa "parla" in prima persona e dice che il suo padrone dispose che fosse sempre aperta agli uomini migliori e agli amici (epigrafe in greco), nonché agli uomini colti (DOCTIS dell'epigrafe latina): l'indole ospitale è già nel nome Aristofilo. |