Cappellano militare nella I Guerra Mondiale (meritando una medaglia d'argento al V.M.), aderente al Partito Popolare di don Sturzo, fu arciprete ad Argenta, dove svolse attività sociale per i lavoratori della zona e per i giovani scout. Opponendosi recisamente alle violenze fasciste, fu preso di mira con minacce, finché venne ucciso a bastonate da due sicari del regime nascente.

Pur essendo targa stradale è accolta in archivio perché vi è aggiunto un chiaro intento commemorativo.