Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
In questi versi (Inf. XXXI 40-41) Dante paragona il pozzo infernale in cui scende, su cui si affacciano mitici giganti conficcati nella roccia del bordo, alla circolare cinta muraria di Monteriggioni, scandita da possenti torri. |