L'arciprete Quirino Aguzzi, che nel 1929 provvide a far restaurare la facciata della chiesa dei santi Pietro e Ilario, nella targa riportò pure l'epitaffio celebrativo del marchese
Alessandro dal Borro che un tempo si leggeva sul sarcofago e che precedenti lavori nella vecchia chiesa avevano distrutto.
Con caratteri minuscoli ho completato un paio di parole abbreviate nel testo epigrafico.