Scultore, eseguì restauri collaborando alle iniziative di
Alfonso Rubbiani che voleva recuperare gli aspetti medioevali di Bologna. Realizzò molte opere funerarie della Certosa e busti celebrativi. Si trasferì poi a Roma dove, da prolifico incisore di medaglie, fu nominato direttore della Scuola di Medaglia. Fu anche pittore.
La
lapide di primo '900 ricorda, assieme al
re assassinato, anche diverse altre ricorrenze, come il
cinquantenario della partenza del presidio austriaco e quindi la fine del potere temporale dei papi.
Credo che il restauro effettuato e la nuova posa nel febbraio 2019 non siano stati dettati da nostalgie monarchiche o dall'esigenza di un ripasso di storia patria per i passanti bolognesi ma dall'apprezzamento per l'opera di Romagnoli che dà eleganza allo scritto (e distrae dalle pesantezze espressive dell'epigrafista, che non fu sicuramente
Carducci, anche per motivi cronologici).
Successivamente è stata posata a terra targa metallica che riporta lo stesso testo della lastra di plastica trasparente (vedi ultimo
thumbnail).