|
|
Studiò al Conservatorio di Napoli e scrisse opere che furono rappresentate in diversi teatri italiani; nel 1803 giunse a Parigi, dove divenne Maestro di Cappella della corte napoleonica. Ebbe grande successo con La vestale (1807) e Fernando Cortez (1809). Mantenne il posto anche dopo la caduta di Napoleone, confermando il suo prestigio con Olimpia (1819). Nel 1820 fu chiamato a Berlino come Maestro di Cappella presso la corte di Prussia, finché ritornò al paese natale nel 1850. |
|
|
|
|
|
|
|
|
(Testo)
“IMMORTALI SONO NEL VERO BUON SENSO MORALE, NON IL BARBIERE DI SIVIGLIA, NE LA VESTALE! NON FERDINANDO CORTEZ, E L’OLIMPIA O IL MILTON, NE LA GAZZA LADRA, E OTELLO! MA BENSÌ IMMORTALI SARANNO LA MORALITÀ, LA CARITÀ, LE AZZIONI GENEROSE, RELIGIOSE E PIE D’OGNI BUON CRISTIANO!” |
(G.SPONTINI AI REGGENTI DELLE SUE OPERE PIE. PARIGI 23 - 6- 1846) |
MAJOLATI SPONTINI A RICORDO DEL II CENTENARIO DELLA NASCITA DEL MAESTRO |
foto Lucci
|
|
|
|
|
|
|
|
|