Ciclista lussemburghese, vinse i Giri d'Italia del 1956 e 1959, il Tour de France del 1958. Specialista delle tappe in salita, venne soprannominato "angelo della montagna".
Questa tappa del Giro d'Italia 1956 fu epica. L'8 giugno il tragitto era Merano-Monte Bondone, il tempo pessimo: vento, neve e temperature polari. Gaul arrivò primo, a 8 minuti di distacco dal secondo; così rimontò in vetta alla classifica, dal 14° posto che occupava alla partenza di quel giorno, e difese la posizione nelle due tappe successive fino a Milano, vincendo il Giro. Ma quando arrivò al traguardo del Bondone era semicongelato e dovettero tirarlo giù dalla bici di peso, immergerlo in una vasca d'acqua calda prima che potesse aprir bocca. Degli 88 atleti partiti al mattino 44 si erano ritirati lungo il perscorso. L'autore del bronzo, Guido Merzliak, è un vigile urbano trentino che nel tempo libero si dedica alla scultura. |