Dalla Sardegna si trasferì a Torino per frequentarvi l'università; si avvicinò al movimento socialista; nel 1919, con Tasca, Terracini e Togliatti, iniziò a pubblicare il settimanale
L'Ordine Nuovo, che sosteneva il movimento dei Consigli di fabbrica. Il 21/1/1921, diede vita -con Bordiga, Togliatti ed altri- al Partito Comunista d'Italia, del cui comitato centrale fu membro;
L'Ordine Nuovo diventò quotidiano. Nel 1924 venne eletto segretario del partito. L'8/11/1925 in base alle leggi speciali fasciste fu arrestato e condannato a 20 anni di reclusione. Uscì dal carcere di Turi (e poi di Civitavecchia) solo per brevi periodi di degenza ospedaliera, per le pessime condizioni di salute.
Credo che questo
murale, opera del graffitaro napoletano
Jorit, sia destinato a durare nel tempo. La scritta lungo la cornice, come mi segnala Lorenzo Querzola, è tratta dal giornale
La città futura del febbraio 1917, con l'inizio dell'articolo
Gli indifferenti; non trascrivo il testo poiché dalla foto leggo solo la parte sul margine inferiore.