Grazie alla sua voce da cantante riuscì a sopravvivere nel lager di Auschwitz, poi in quello di Villistat e infine a Theresienstadt, dove fu liberata dalle truppe dell'Armata Rossa. Nel 1946 scrisse e pubblicò uno dei primi memoriali sui campi di sterminio,
Fra gli artigli del mostro nazista.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista
tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa
"pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi
nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia
ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali,
antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì
quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata
posata 14/1/2014.