Classicista diplomato alla Normale di Pisa, fu acuto filologo e apprezzato insegnante di Letteratura Greca nell'ateneo fiorentino. Studioso e indagatore dei manoscritti greci della Biblioteca Laurenziana, promosse fra i primi in Italia la ricerca, la conservazione e lo studio dei papiri d'Egitto d'età tolemaica e romana. Grazie al lavoro suo e dell'allieva Medea Norsa si poterono leggere, anche se spesso incompleti, molti nuovi testi della letteratura greca; fondò e diresse l'
Istituto Papirologico fiorentino. Scrisse numerose pubblicazioni specialistiche; interessante è anche il suo
Filologia classica... e romantica (1917), che è uno specchio delle polemiche fiorite nel primo '900 sul terreno della filologia classica. Nel 1920 fu nominato
senatore.