Emigrato negli USA all'inizio del XX secolo, trovò lavoro come minatore nel grande giacimento di carbone di Cherry (Illinois). Il 13/11/1909 ci fu un incendio, il fumo invase le gallerie rendendo irrespirabile l'aria nelle normali vie di uscita. Dopo 8 giorni con alcuni compagni riuscì fortunosamente a trovare uno sbocco e tornò alla vita. I morti in questa sciagura furono 259, di cui 73 italiani. Quartaroli scrisse un
diario di questa tremenda esperienza; morì poi, ancor giovane, di appendicite.