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Nome e Cognome Spedizione dei Mille 05/05/1860
Dove si trova via Cinque Maggio (rotonda) - Genova Quarto, GE
Categoria patria e libertà
Segnalato da EDC
Il monumento, opera di Eugenio Baroni, fu inaugurato il 5/5/1915 da Gabriele D'Annunzio; il poeta ritornava da un suo esilio volontario in Francia, grazie ai sostenitori che gli avevano ripianato i molti debiti contratti in Italia in cambio di un suo efficace intervento retorico in questo luogo: D'Annunzio doveva riallacciare l'epopea risorgimentale alle motivazioni interventiste nostrane nella guerra che già imperversava in Europa.
Nel 2011, 150° dell'Unità d'Italia, la piazza e il monumento sono stati ripuliti e restaurati, e nella discesa a mare sono state realizzate più terrazze con diverse nuove targhe, fino a terminare in un bancale lungo 30 metri su cui sono stati scritti nomi e cognomi dei 1089 (o 1084) garibaldini di qui partiti per la spedizione militare; una alternanza fra lettere incise nel supporto e altre aggiunte in rilievo fa sì che da lontano affiorino da questo elenco le lettere I MILLE 5 MAGGIO 1860.
Bisogna precisare che parte di questi volontari erano già saliti sui due piroscafi "Piemonte" e "Lombardo", traghettati da barche che erano salpate dalle spiagge del quartiere Foce; Quarto comunque è il luogo deputato a celebrare l'episodio perché da qui si imbarcò Garibaldi con altri uomini.
La rivalità fra i due scogli che si contendono il titolo (vedi ultimi due thumbnail) non ha molto senso: verosimilmente le barche che portarono gli ultimi volontari a bordo dei piroscafi furono fatte scivolare lungo la spiaggia della caletta compresa fra i due scogli.
 
     
 
 
(Testo)

OGGI 5 MAGGIO 1960
CELEBRANDOSI IL CENTENARIO DELLA SPEDIZIONE DEI MILLE
I SINDACI DI LIGURIA
RIAFFERMANO LA FEDE DELLA LORO TERRA
NELLA INDISTRUTTIBILE REALTA' DELLA PATRIA


(Segue l'elenco dei comuni della Liguria, suddivisi secondo le province: GENOVA, IMPERIA, LA SPEZIA, SAVONA)

(terrazze inferiori)
(targa 1)

LETTERA DI GARIBALDI A VITTORIO EMANUELE II
QUARTO, 5 MAGGIO 1860
SIRE, LO GRIDO DI AFFANNO CHE DALLA SICILIA
ARRIVÒ ALLE MIE ORECCHIE, HA COMMOSSO IL MIO
CUORE, E QUELLO DI ALCUNE CENTINAIA DE'
MIEI VECCHI COMPAGNI D'ARME. IO NON HO
CONSIGLIATO IL MOVIMENTO INSURREZIONALE DE'
MIEI FRATELLI IN SICILIA; MA DAL MOMENTO CHE SI
SONO SOLLEVATI A NOME DELL'UNITÀ ITALIANA,
DI CUI VOSTRA MAESTÀ È LA PERSONIFICAZIONE,
CONTRO LA PIÙ INFAME TIRANNIA DELL'EPOCA
NOSTRA, NON HO ESITATO A METTERMI ALLA TESTA
DELLA SPEDIZIONE. SO BENE CHE M'IMBARCO PER
UN'IMPRESA PERICOLOSA, MA PONGO CONFIDENZA
IN DIO, NEL CORAGGIO E NELLA DEVOZIONE DE' MIEI
COMPAGNI. IL NOSTRO GRIDO DI GUERRA SARÀ
SEMPRE: VIVA L'UNITÀ D'ITALIA! VIVA VITTORIO
EMANUELE SUO PRIMO E PIÙ BRAVO SOLDATO!


(targa 2)
A BORDO DEL LOMBARDO, 7 MAGGIO 1860,
ORDINE DEL GIORNO
LA MISSIONE DI QUESTO CORPO SARÀ, COME FU,
BASATA SULL'ABNEGAZIONE LA PIÙ COMPLETA
DAVANTI ALLA RIGENERAZIONE DELLA PATRIA.
I PRODI CACCIATORI DELLE ALPI
SERVIRONO E SERVIRANNO IL LORO PAESE
CON LA DEVOZIONE E LA DISCIPLINA
DEI MIGLIORI MILITANTI, SENZ'ALTRA SPERANZA,
SENZ'ALTRA PRETESA CHE LA SODDISFAZIONE DELLA
LORO INTEMERATA COSCIENZA.
NON GRADI, NON ONORI, NON RICOMPENSE
ALLETTARONO QUEI BRAVI; ESSI SI RANNICCHIARONO
NELLA MODESTIA DELLA VITA PRIVATA, ALLORCHÉ
SCOMPARVE IL PERICOLO; MA SUONANDO L'ORA
DELLA PUGNA, L'ITALIA LI RIVEDE ANCORA IN PRIMA
FILA, ILARI, VOLENTEROSI, E PRONTI A VERSARE
IL SANGUE LORO PER ESSA.


(targa 3)
O NOTTE DEL 5 MAGGIO, RISCHIARATA DAL
FUOCO DI MILLE LUMINARI, CON CUI
L'ONNIPOTENTE ADORNÒ LO SPAZIO!
L    '    I    N    F    I    N    I    T    O    !
BELLA, TRANQUILLA, SOLENNE, DI QUELLA
SOLENNITÀ CHE FA PALPITARE LE ANIME
GENEROSE, CHE SI LANCIANO
ALL'EMANCIPAZIONE DEGLI SCHIAVI!
TALI ERANO I MILLE, ADUNATI E SILENZIOSI
SULLE SPIAGGE DELL'ORIENTALE LIGURIA,
RACCOLTI IN GRUPPI, CUPI, PENETRATI
DALLA GRANDE IMPRESA, MA FIERI
D'ESSERVI CADUTI IN SORTE,
SUCCEDAN PURE I DISAGI
O    I L    M A R T I R I O !

                DALLE MEMORIE DI GARIBALDI


(targa 4)
GARIBALDI!
COS'È GARIBALDI?
È UN UOMO, NIENTE PIÙ.
MA UN UOMO NEL PIÙ SUBLIME SIGNIFICATO
DEL TERMINE.
UN UOMO DI LIBERTÀ.
UN UOMO DI UMANITÀ.
HA UN ESERCITO?
NO.
UN MANIPOLO DI VOLONTARI.
POSSIEDE ARMI DA GUERRA?
NIENTE AFFATTO.
E ALLORA DA DOVE GLI PROVIENE LA SUA
FORZA? COSA PORTA CON SÉ?
L'ANIMA DEL POPOLO.

          VICTOR HUGO, JERSEY, GIUGNO 1863


(targa 5)
SI DICE CHE UN GIORNO A QUARTO SORGERÀ UN MONUMENTO CON SU TUTTI I NOMI DEI MILLE
INCISI NEL MARMO. SARÀ COSA CHE ONORERÀ LA PATRIA; MA LO SCOGLIO, DA CUI GARIBALDI SCESE
PER IMBARCARSI, È DA SÉ MONUMENTO CUI LA POESIA FECE GIÀ PIÙ DURATURO D'OGNI MARMO
E D'OGNI BRONZO, ESSA CHE VINCE IL SILENZIO DEI SECOLI!              GIUSEPPE CESARE ABBA


(poco distante, sulla base di un piccolo obelisco)
DA QUESTO SCOGLIO
CAPITANATI DA GARIBALDI
S'IMBARCARONO I MILLE
PER LA SICILIA
LA NOTTE DEL 5 MAGGIO
1860


foto EDC,Pastonesi
 
 
     
 
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