Abate di idee libertarie, dopo la sua partecipazione al
Governo provvisorio di Lombardia nel 1848-49 fu nel Parlamento Subalpino in posizione critica con la politica cavouriana. In seguito ebbe uno scontro col Vaticano quando fu dichiarata l'infallibilità del papa (1870) e scrisse polemicamente la
Storia della Chiesa per un vecchio cattolico italiano (1873), con posizioni che fu in seguito costretto a ritrattare.