Colonna sonora:
Ligabue: Ho perso le parole
Oasis: Don't look back in anger
R.Miles: Children
U2: One
Tema di Pulp fiction

Spice Girls: Wannabe
Morcheeba: Rome wasn't built...
Skunk Anansie: Lately
Celine Dion: tema di Titanic
Luna Pop: 50 special

Quest'ultimo periodo è quello che segue lo stravolgimento di uno scenario politico internazionale che ha dominato per circa 4 decenni: l'URSS non c'è più (ormai si dice "Russia" - come ai tempi di mio nonno- e si imparano i nomi di tutte le nuove Repubbliche indipendenti uscite dall'ex-impero comunista; Leningrado è tornata ad essere San Pietroburgo). Adesso si viaggia con più libertà nell'Europa orientale e si vedono scene di rincorsa dei modelli di vita del mondo occidentale. In alcuni di questi paesi sembra che la Storia si sia fermata per 40 anni; non deve dunque stupire che i gruppi neo-nazisti in Germania abbiano avuto rigurgiti più violenti proprio in città di quella che era la Repubblica Democratica Tedesca.


Vecchio e nuovo si mescolano: una ragazza punk imposta in una buca dei tempi del kaiser


Uno storico edificio di Dresda, con ancora i segni delle bombe aeree del '45, incomincia ad essere restaurato nel '90

Alcune foto di quello che restava del Muro di Berlino nel 1990

     

     

Le due Germanie dunque si riunificano, e questo è il segno più emblematico dei cambiamenti epocali. Viene demolito il Muro di Berlino (eretto nel 1961 per impedire le fughe dall'Est all'Ovest) e la città torna ad essere la capitale dello Stato. Le ruspe cominciano a trasformarla. Le brecce nel Muro sono aperte prima da folle festanti per la raggiunta libertà, poi da venditori di souvenirs per turisti, infine dalla nuova amministrazione e dagli imprenditori edilizi per fare spazio alle case necessarie per la popolazione in crescita della nuova capitale.
Intanto le truppe russe dislocate nei paesi dell'ex-Patto di Varsavia cercano di vendere tutto quello che possono prima di tornare in patria: folle di turisti occidentali tornano da Praga o da Budapest con stemmi, orologi, diplomi scritti in cirillico, cappelli militari ecc.

Mercatino di soldati nei pressi di Lipsia

In Italia il contraccolpo di questi fatti si mescola con vicende interne che presto occupano le pagine della cronaca: le inchieste e i processi di "Tangentopoli". Diventano di dominio pubblico i traffici illeciti fra pubblici amministratori ed imprenditori, per foraggiare le organizzazioni politiche. Praticamente nessun partito rimane indenne da questo ciclone giudiziario, ma il risultato è lo smembramento della Democrazia Cristiana e la quasi sparizione del Partito Socialista. E questo risultato è curioso. Infatti, in concomitanza con il crollo del Comunismo nel mondo, ci si aspettava che avesse problemi di sopravvivenza il nostro Partito Comunista, che invece esce da questa fase delicata rafforzato, con risultati brillanti alle elezioni.


La Fiat 850 di mia moglie resa storica dalla scritta in rosso "abbasso cobas"

Ma che la confusione fra gli schieramenti tradizionali tocchi anche l'Italia si può notare con evidenza nel '92, quando Giorgio Benvenuto da segretario del sindacato confederale UIL passa da un giorno all'altro nella compagine governativa. Molti lavoratori italiani però già da qualche anno si sono accorti che per difendersi nel lavoro bisogna fare da sé. E nascono i Comitati di Base, in funzione sindacale. Io e mia moglie aderiamo; lo scontro con i vecchi organismi è forte: rischiamo di entrare in concorrenza con poteri ormai sedimentati, che noi giudichiamo oggi lontani dagli obiettivi per cui erano nati. Un segno di questo scontro è la scritta "anticobas" che un mattino troviamo sulla nostra automobile. Dai Cobas nasce nella scuola un'associazione professionale, la Gilda, alla cui costituzione contribuisco.


Il giullare, simbolo della Gilda degli Insegnanti

Questi ultimi anni del XX secolo hanno visto rapidissimi progressi in numerosi campi scientifici e tecnologici: dall'informatica alla genetica. E da più parti si sono levate voci di critica o condanna per le nuove possibilità offerte all'uomo, considerate pericolose o non morali. Credo però che non si possa fermare il progresso.
Nello stesso tempo però non ci si può neppure illudere di riuscire a trasformare radicalmente la fragile condizione umana: senza bisogno di ricordare La ginestra di Giacomo Leopardi, proprio nel 2000 ho toccato con mano gli effetti disastrosi di un'alluvione, in Valdaosta. Al di là di eventuali colpe dei singoli che possono rendere più o meno luttuose queste vicende, le immagini mostrano che le forze della natura non possono essere congelate in forme immutabili. 

Al di là dei mutamenti continui che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del secolo, non riesco a distinguere linee di uno sviluppo storico che suscitino il mio interesse, la curiosità di vedere "come andrà a finire". Sarà forse l'età (ho più di mezzo secolo) ma vedo ben poco di nuovo che possa alimentare la memoria storica (seguire le evoluzioni dei modelli di microprocessore o di cellulare non mi sembra memoria storica, anche se le differenze pratiche sono tangibili). L'aspetto che più mi proccupa è la scarsa voglia di raccontare, nei vecchi, e di ascoltare, nei giovani. Forse perché ormai si nega l'invecchiamento, il passare del tempo, e si coltiva una insensata illusione di eternità; e per corroborare questo stato d'animo si ripudiano i ricordi. Lo conferma una mia iniziativa che non ha avuto largo seguito: un archivio in internet di monumenti e targhe a Milano, collegato con un concorso e con premi. Pochi hanno partecipato a questa specie di caccia al tesoro, e forse più per cortesia che per vero interesse; e la stessa richiesta di un patrocinio dal Comune ha incontrato difficoltà. Anzi, nel 2004 la Direzione Centrale Educazione ha trovato improprio l'utilizzo dello stemma che indicava il patrocinio (lo avevo lasciato nel sito, per non far fare brutta figura al Comune...) e mi ha sollecitato a cancellarlo. Ovviamente quel patrocinio non aveva significato né una contribuzione ai premi del concorso né biglietti omaggio ai musei comunali: insomma, non costava una lira al Comune, che tuttavia ha sentito il fastidio per il ricordo di persone ed eventi del passato collegati con la città.

Comunque la perdita del senso storico non è solo la mia impressione: recentemente si è aperto un vivace dibattito tra gli studiosi quando qualcuno in un libro ha sostenuto che ormai stiamo uscendo dalla Storia!
E in compenso si entra nel 2000 con esasperanti discussioni se secolo e millennio siano cominciati il 1 gennaio scorso o in quello del 2001!
In ogni caso la società del business e dell'usa-e-getta ha consigliato di festeggiare fragorosamente entrambe le date...

Buon nuovo millennio!

P.S. Un'ultima cosa: prima che finisse il millennio -l'11 agosto 1999- ho potuto vedere l'eclisse totale di sole, vicino a Rouen. Le foto (con vetro da saldatore a protezione) non sono venute molto bene, però l'esperienza è stata interessante.

 

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by edc