Ufficiale dell'esercito, antifascista, amico di
Riccardo Lombardi, nel 1942 aderì al Partito d'Azione clandestino e dopo l'Armistizio militò nelle brigate partigiane di Giustizia e Libertà, fra le montagne dell'Alto Lario. Arrestato, fu deportato a Fossoli (Mo) e fucilato dalle SS assieme ad altri 66 partigiani nel vicino poligono di tiro di
Cibeno (Carpi, Mo). Fossoli dal 1943 era un campo di concentramento e smistamento per prigionieri politici ed ebrei destinati ai lager tedeschi. Di qui passò anche Primo Levi.