Partigiano giovanissimo, venne catturato dai nazifascisti e fucilato ad Omegna. Mi scrive Alberto Polacco: "La lapide in memoria di Vincenzo Arcari (fratello di mia mamma) era originariamente posta al n. 80 di via Savona, dove mio zio visse. La vecchia casa di ringhiera fu abbattuta circa trent'anni fa; grazie alla buona volontà di qualcuno la lapide si salvò". |