Avvocato, durante la Repubblica Cisalpina fu podestà a Vimercate, poi Giudice di Cassazione con l'avvento del regno napoleonico e Consigliere di Stato al ritorno degli austriaci in Lombardia. La sua ascesa sociale, da avvocato della provincia cremonese a personaggio di spicco a Milano, è testimoniata anche dall'inserimento nell'elenco dei
palchettisti della Scala dal 1809 alla morte. Benefattore dell'Ospedale Maggiore milanese, che aggiunse il suo
ritratto nella quadreria, con testamento istituì un'Opera Pia per assegnare un premio ai domestici che avessero prestato fedele assistenza ad un unico datore di lavoro; l'esecuzione testamentaria fu attuata solo dopo l'Unità, come
registra la Gazzetta Ufficiale del Regno in data 2/1/1875.
La foto è anteriore ai lavori di restauro della facciata di S.Stefano: nel 2006, al termine dei lavori, della lapide non c'era più traccia. Forse è anch'essa in restauro, forse si è sbriciolata, forse è stata dimenticata in un magazzino.
Comunque un collegamento -voluto o no- è rimasto con i collaboratori domestici, poiché in questa chiesa la domenica si celebra una messa riservata agli immigrati sudamericani.