Avversò il dominio napoleonico e poi fu uno dei primi fautori dell’indipendenza italiana. Nel 1820-21 cospirò insieme a
Silvio Pellico contro l’Austria e, arrestato il 13 dicembre 1821, fu condannato a morte, con pena commutata nel carcere a vita allo Spielberg, in Moravia. Graziato nel 1835, a condizione che espatriasse negli Stati Uniti, ritornò in Europa nel 1837.