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Nome e Cognome Amatore Sciesa
Milano 1814 - 1851
Dove si trova via Cantù (ang. piazza Pio XI) - zona Centro
Categoria patria e libertà
Segnalato da C. Pozzi
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Fu un patriota, di mestiere tappezziere, che nel 1850 entrò in contatto con i comitati clandestini repubblicani milanesi. Arrestato nella notte tra il 30 ed il 31 luglio 1851 mentre affiggeva manifesti insurrezionali in via Spadari (indicazioni posteriori della polizia austriaca rivelano la falsità dell'accusa), venne condannato alla forca ma, per la mancanza del carnefice, subì la fucilazione. Mentre lo conducevano al luogo dell'esecuzione, fu fatto passare sotto casa sua sperando di indurlo, col pensiero della famiglia, a rivelare il nome dei complici e, in cambio, aver salva la vita. Il coraggioso operaio alle esortazioni dei suoi carnefici rispondeva (in dialetto): "Tiremm innanz", difendendo con semplice dignità la sua grandezza e la sua città che combatteva l'invasore austriaco. (Dagli atti del processo sembra che le parole realmente pronunciate siano state: "Mi soo nagott! Podi minga parlà, e parli no! Quel che è faa, è faa!" = "Non so niente! Non posso parlare e non parlo! Quello che è fatto è ormai fatto!")

Il nome sulla lapide è dovuto ad un lapsus del cancelliere, che nella velocità del processo gli attribuì paradossalmente il nome del poliziotto che accusava lo Sciesa.
 
     
 
 
(Testo)

Tiremm Innanz
COSI'
CON CUORE DI ROMANO ANTICO
INCAMMINATO A MORTE
ANTONIO SCIESA MILANESE
ALL'AUSTRIACO GENDARME
CHE VITA E DENARO GLI OFFRIVA
A PATTO DI DELAZIONE
SPREZZANTE E SDEGNOSO RISPONDEVA
______
QUESTO MARMO
SULLA CASA CH'EGLI ABITO' LUNGAMENTE
CONSACRI ALLA RIVERENZA DEI PRESENTI E DEI VENTURI
LA MEMORIA DEL COSPIRATORE POPOLANO
FUCILATO IL 2 AGOSTO 1851
12 FEBBRAIO 1882


foto EDC
 
 
     
 
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