Figlio di un piccolo funzionario della corte dell'Annam, studiò in Francia, dove fu anche operaio fotografo e stampatore del giornale antimperialista Le Paria. Aderì al Partito Socialista, alla cui scissione seguì la fazione comunista, recandosi nell'URSS, da dove tornò nell'Asia Sudorientale come agente del Komintern. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale organizzò la guerriglia contro i Giapponesi e, nel 1941, fondò il Viet-minh (Lega indipendentista). Nel 1945 si proclamò Presidente della Repubblica del Vietnam. Risultato inoperante l'accordo che riconosceva il Vietnam come Stato indipendente, continuò la lotta per l'eliminazione del dominio francese dall'Indocina. Dopo la Conferenza di Ginevra, che pose fine alla guerra nel 1945, la parte settentrionale del Vietnam passò sotto il controllo dei Viet-minh, con Ho Chi Min come Presidente della Repubblica; da allora continuò fino alla morte a dirigere la lotta di liberazione del popolo vietnamita, contro gli USA che appoggiavano il governo del Vietnam del sud, la cui capitale, Saigon, dopo la conquista da parte dei vietcong, è stata denominata Ho Chi Minh in suo onore.
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