Avvocato, socialista, nel suo studio di via Borgonuovo a Milano teneva riunioni con compagni della Resistenza; fu tra gli organizzatori dello sciopero generale dell'1/3/1944; in seguito a delazione venne arrestato, deportato a Fossoli (Mo), poi Bolzano e Mauthausen; morì nel sottocampo di Gusen.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. Questo cubetto è uno dei 5 posati a Milano il 20/1/2018. |