Impiegato al Corriere della Sera, durante la Resistenza partecipò ad azioni di sabotaggio; arrestato, venne deportato a Fossoli (Mo), poi Bolzano e infine a Flossenbürg, dove trovò la morte.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. Questo cubetto è uno degli 8 posati a Milano il 19/1/2018. |