Imprenditore, nel 1882 fondò una società di oli lubrificanti, che poi prese il nome Oleoblitz; come ebreo venne arrestato nel novembre 1943 assieme alla
figlia, al genero e al nipote e deportato in Germania; ottantanovenne, morì per gli stenti durante il viaggio, prima di giungere a Bolzano.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.
Questo cubetto, con quelli dei tre famigliari, è stato posato a Milano il 23/1/2018.