Di origini assai modeste, incontrò grandi difficoltà ad intraprendere studi regolari. Inizialmente gli furono impartite lezioni da un organista di Roncole, poi, grazie all'interessamento del suo futuro suocero, ebbe la possibilità di frequentare il ginnasio locale e lezioni di musica. Già quindicenne incominciò a comporre musica sacra e profana ad uso della Società filarmonica locale e di privati di Busseto. Dopo aver incontrato molte difficoltà nel continuare gli studi, riuscì ad ottenere lezioni private a Milano da Vincenzo Lavigna, operista e concertatore di cembalo alla Scala, entrando così a contatto con un ambiente influenzato dalla musica di Donizetti e Mercadante. Nel 1836 vinse un concorso per ottenere il posto di maestro di musica nel comune di Busseto. Come compositore inizialmente ebbe numerosi insuccessi, ma il trionfo del
Nabucodonosor, rappresentato alla Scala nel 1842, determinò una svolta nella sua carriera. Nel 1853, con
La traviata, sconvolse le leggi del teatro tradizionale. Altre opere molto conosciute sono
I lombardi alla prima crociata, Rigoletto e
Il trovatore (che con
La traviata formano una celebre trilogia),
Aida, la
Messa da requiem e
Falstaff.
In questa
casa morirono il figlio Icilio, che aveva poco più di un anno, e la moglie
Margherita; e l'opera qui composta, “Un giorno di regno”, fu un vero fiasco.