"Figlio di emigrati in Francia, comunista, da giovane militò nelle Brigate Internazionali in Spagna, riportando tre ferite. Tornato in Italia, fu arrestato e condannato al confino a Ventotene. Liberato nel 1943, fu tra gli organizzatori dei G.A.P. a Torino e poi a capo del G.A.P. di Milano. Per diversi anni fu consigliere comunale a Milano. È sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale" (Piero Cocconi).
La targa è accolta in archivio perché il fine celebrativo prevale su quello toponomastico (non necessario). |