Combattendo sul fronte greco-albanese venne ferito e perse la vista; fu insignito di medaglia al V.M. e tornò in Italia, dove si laureò in Lettere e pubblicò poesie. Nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana, ricoprendo alcuni incarichi di prestigio, fra cui la direzione del nuovo quotidiano La Repubblica Fascista. Venne però poi emarginato per le sue aperture al dialogo con l'antifascismo. A guerra finita venne individuato da un gruppo partigiano e ucciso.
La targa è stata affissa il 29/4/2012 abusivamente, cioè senza l'autorizzazione del Comune; di fronte alle proteste sollevate da più parti l'amministrazione ha risposto che la rimozione spetta alla Questura; la Questura ha fatto sapere che per intervenire deve ricevere un esposto dai proprietari dello stabile. Nel 2018 ho potuto ancora fotografarla. |