Operaio meccanico alla Isotta Fraschini, aderì al grande sciopero generale del marzo 1943 e fu accusato di esserne stato un organizzatore; arrestato, venne deportato a Mauthausen; morì nel sottocampo di Gusen.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La posa di questa targa è avvenuta il 24/1/2019; nei thumbnail alcuni momenti della cerimonia, con l'artista al lavoro. |