Arrestata in quanto ebrea, nonostante l'età avanzata venne incarcerata a S.Vittore, dove morì.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.
La posa è avvenuta il 24/1/2019; la targa è associata a quella del
nipote che presso di lei aveva cercato inutilmente rifugio.