Gioielliere che 3 settimane prima dell'agguato fatale era rimasto coinvolto nel tentativo di rapina in un ristorante e aveva reagito sparando; allora ci furono feriti e due morti, un rapinatore ed un avventore del locale. In relazione a questo episodio, per vendetta i Proletari Armati per il Comunismo successivamente lo aggredirono uccidendolo; da un proiettile sparato dal padre rimase colpito il figlio Alberto, da allora paraplegico. I 3 esecutori materiali furono individuati, catturati e condannati; condanne ebbero anche gli organizzatori del gruppo terroristico, tra cui un Cesare Battisti che nel 1981 riuscì ad evadere dal carcere di Frosinone e si rese latitante, prima in Francia e poi in Brasile, finché non fu concessa l'estradizione richiesta dall'Italia e fu nuovamente rinchiuso nelle nostre galere (2019).
Nella seconda targa mi sembra infelice la coordinazione fra "gioielliere" e "vittima del terrorismo": sembra quasi che questo secondo connotato sia anch'esso un mestiere o comunque una caratteristica qualificativa. |