Nel dopoguerra la città ferita dai devastanti bombardamenti doveva risolvere il problema abitativo per molte persone e nello stesso tempo trovare il luogo dove depositare le macerie che si erano accumulate negli ultimi due anni. L'architetto
Piero Bottoni, che nel 1945 era stato nominato commissario straordinario dell'Ente Triennale, progettò in quest'area del nordovest milanese un intero quartiere che prese nome dall'ottava edizione della Triennale (QT8) e lì vicino fece sorgere una collina artificiale, alimentata dai camion che continuamente liberavano le strade dai ruderi degli edifici lesionati. La collina fu intitolata alla moglie di Bottoni, la scultrice polacca Stella Sas Korczynska, morta nel 1956.