Sposò l'ingegnere Ulderico Segre, da cui ebbe 6 figli ma che nel 1928 la lasciò sola a Milano a gestire la famiglia; con l'avvento delle leggi razziali quasi tutti i ragazzi si resero conto dei rischi a rimanere in Italia ed espatriarono; rimasero solo lei e il figlio Uberto e troppo tardi, nel dicembre 1943, cercarono riparo in Svizzera. Vennero arrestati e, mentre Uberto riusciva a farsi rilasciare, lei venne incarcerata e deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa all'arrivo.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 15/1/2020. Nei thumbnail alcuni momenti della cerimonia: Demnig che mostra la pietra; Demnig e il presidente dell'ANPI provinciale di Milano; Demnig con il presidente del Comitato Pietre d'Inciampo, Marco Steiner, e una nipote di Corinna Corinaldi Segre. |