"Antifascista milanese, segretaria nello studio dell’avv. Elmo, divenuto base per l’organizzazione del gruppo Liberale operante nella Resistenza; arrestata il 31/7/1944, fu rinchiusa nel carcere di S.Vittore; torturata, riuscì a tacere mantenendo segrete le dislocazioni delle formazioni partigiane, i codici per i messaggi di Radio Londra, decine di indirizzi di compagni di lotta. Consegnata alle S.S. fu deportata il 7 settembre 1944 nel campo di Ravensbrück, dove fu uccisa nella camera a gas il 26 marzo 1945" (Inge Rasmussen).
Una targa le era già stata dedicata in
via Val Cismon 4.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 15/1/2020. Nei
thumbnail alcuni momenti della cerimonia: un rappresentante del Comune di Cassina de' Pecchi che mostra la pietra; Demnig che si accinge all'opera.